Stella Console era nata ad Agnone il 30 ottobre 1935 ed è morta a Teramo il 20 luglio 1999,
teramana d'adozione e d'elezione.
Arrivata a Teramo per ragioni di lavoro, giovanissima assistente sociale si era innamorata di un ragazzo
di Teramo, Piero, che sposa, dal matrimonio nascono due figli, Giovanni e Maria Elisabetta.
Stella prestava la sua attività inizialmente presso l'Ente protezione morale del fanciullo e
poi presso il Comune di Teramo, impegnata in maniera totalizzante per cercare di aiutare
tutti i bambini e gli adulti in difficoltà, operando in stretta collaborazione con il Tribunale
dei minori dell'Aquila.
Conosceva tutte le famiglie da aiutare e quando non erano sufficienti le risorse del Comune,
aiutava in prima persona.
Seguiva con particolare dedizione e straordinaria sensibilità le adozioni, gli affidi,
l'inserimento delle famiglie straniere, senza esitazione ospitava in casa propria laddove c'era un'emergenza.
Sempre positiva, fiduciosa e attiva, sempre coinvolta emotivamente, aveva allargato i propri orizzonti fino ad abbracciare
il mondo intero attraverso l'Unicef.
E' stata la prima Presidente del Comitato Provinciale Unicef, che ha contribuito a fondare, con
poche amiche, nel 1985, e che si riuniva a casa di Stella, non avendo ancora una sede.
Credeva nell'impegno, Stella, nella solidarietà, nel bene condiviso, nella gioia, nella vicinanza all'altro.
Nel corso della sua Presidenza Unicef venivano condotti importanti approfondimenti socio-sistematici sulla famiglia vista
dagli adolescenti e prendevano vita progetti ambiziosi, come 'l'ospedale amico del bambino',
'Sindaci difensori dell'infanzia e dell'adolescenza', 'Tempo libero e minori a rischio',
indagini e progetti da Stella fortemente voluti e promossi e che hanno dato impulso alla
proposta di legge sulla famiglia che divenne poi la Legge Regionale n.15 del 14/2/1989,
il primo provvedimento legislativo della Regione Abruzzo in favore dei minori, intervenuto
ancor prima del recepimento in Italia della Convenzione dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza di New York, del 20 novembre 1989, che ha dato un ulteriore grosso
impulso all'attività dell'Unicef, tutrice della diffusione della conoscenza dei diritti del bambino.
Stella era esemplare come donna, come madre e come moglie, credeva fortemente nella famiglia intesa come
valore, da indirizzare con mano ferma e carezzevole. Credeva con lo stesso entusiasmo e la stessa
convinzione nell'amicizia cercando affetto con l'entusiasmo di una bambina ma essendo sempre pronta
a dare tutta se stessa per aiutare chi aveva bisogno.
E' questa l'eredità che Stella ci ha lasciato, l'emozione di credere nell'amore che non lascia solo nessuno, che non lascia indietro nessuno.
Oggi Stella sarebbe orgogliosa del riconoscimento che la città di Teramo intende tributarle.